sabato 22 febbraio 2025

夸父逐日 kuā fù zhuī rì - Uno spirito indomito che persegue un obiettivo straordinario

夸父逐日
kuā fù zhuī rì
Uno spirito indomito che persegue un obiettivo straordinario

夸父逐日 kuā fù zhuī rì Uno spirito indomito che persegue un obiettivo straordinario


La storia di Kuafu che insegue il sole

Nell'antichità, esisteva un gigante di forza straordinaria di nome Kuafu. Il suo corpo era imponente come una montagna, le sue gambe simili ai pilastri che sorreggono il cielo, e così imponenti che potevano superare fiumi e laghi con un solo passo. 

Kuafu osservò che la luce del mondo era presente solo durante il giorno, mentre la notte portava con sé paura e oscurità. Decise così di inseguire il sole, afferrarlo e tenerlo tra le mani, in modo che la terra potesse godere per sempre del suo calore e della sua luce.

Ogni giorno, il sole sorgeva a est e tramontava lentamente a ovest. Kuafu, con passo deciso, si mise a inseguirlo. Attraversò deserti sconfinati, scalò montagne maestose e il terreno tremava sotto i suoi piedi mentre correva. 

Il sole era cocente, i raggi bruciavano la terra, i fiumi si prosciugavano e la vegetazione appassiva, ma Kuafu non si fermò mai. La sete lo tormentava, così si chinò e bevve l'intero corso del Fiume Giallo e del Fiume Wei, ma non bastò. Si diresse allora a nord, in cerca di altre sorgenti, ma le sue forze lo abbandonarono. 

Alla fine, cadde a terra, e il suo corpo gigantesco si trasformò in una montagna.

Prima di morire, Kuafu scagliò il suo bastone verso il suolo. Il bastone si trasformò in una lussureggiante foresta di peschi, che ogni primavera si riempiva di fiori e frutti, nutrendo le generazioni future. 

Anche se non riuscì a catturare il sole, il suo spirito rimase impresso nei cuori delle persone, diventando un simbolo di coraggio, perseveranza e sacrificio.

Da questa storia deriva il celebre idioma chengyu: 夸父逐日 che descrive chi persegue con determinazione e coraggio un obiettivo grandioso ma senza raggiungerlo, qualcosa che spesso, nonostante l’impegno e la fatica, è al di là delle proprie possibilità. Questo chengyu descrive anche uno spirito indomito e la volontà di lottare contro ogni difficoltà.

Carissimi amici, di seguito troverete la storia in cinese scritta da Ruiwen, la nostra nuova collaboratrice.

夸父逐日

在远古时代,世间有一位力大无穷的巨人,名叫夸父。他的身躯如山岳般高大,双腿如擎天之柱,跨一步便能越过大河湖泊。他看到天地间的光明只在白日降临,而黑夜总是让人恐惧,于是立下志向:他要追上太阳,把它握在手心,让大地永远沐浴在温暖的光辉之中。 太阳每天从东边升起,缓缓向西边落去。夸父坚定地迈开大步,追逐太阳的步伐。他穿越无边的荒漠,翻越巍峨的群山,脚下的大地因他的奔跑而震颤。烈日当空,阳光炙烤着大地,河流被蒸腾得干涸,草木低垂,而夸父的脚步却没有丝毫停歇。他渴极了,便俯身喝干了黄河和渭水,可是,他依然觉得口干舌燥,便转身向北,想去寻找更远的甘泉。可是,他再也支撑不住了,眼前一黑,庞大的身躯轰然倒下,化作了一座高山。 临死前,他伸出巨手,将随身的手杖投向大地,这根手杖瞬间化作一片茂密的桃林,每当春风拂过,桃花盛开,果实累累,滋养着后人。他虽未能捉住太阳,但他的精神却永远铭刻在人们的心中,成为不畏艰难、勇往直前的象征。


Riflessioni su questa antica leggenda

远古时代 è l’antica era della mitologia cinese, un periodo spesso collocato prima e all’inizio della dinastia Xia.

Già allora, in un'epoca lontana e remota, emerge un aspetto che da sempre distingue l'animo umano da quello degli altri esseri viventi: il desiderio di superare i propri limiti, di andare oltre la realtà conosciuta per perseguire obiettivi ritenuti irraggiungibili.

Questo spirito, che oggi conosciamo bene, è stato la forza che ha alimentato non solo il progresso scientifico, ma anche la cultura, la ricerca interiore e, forse, la stessa religione, dove abbiamo cercato di immaginare e trascendere l'unico limite che accomuna tutti: la morte.

Tuttavia, quello che questa storia ci insegna è he ogni volta che tentiamo di superare i nostri limiti, dobbiamo inevitabilmente confrontarci con le nostre limitate capacità umane. Ci ricorda che per quanto forti e tecnologicamente avanzati siamo limitati, siamo piccoli difronte al vasto universo.

A questo punto, una domanda si fa strada: ha davvero senso tutto questo sforzo? 

Per rispondere, torniamo al testo originale di questa storia, tratto da un libro che chi ci segue ormai conosce bene: lo 山海经 (shān hǎi jīng - il classico delle Montagne e dei Mari) che chi fosse interessato può acquistare tramite questo link:

The Classic of Mountains and Seas

Ecco il testo originale.

夸父与日逐走,入日。渴欲得饮,饮于河渭,河渭不足,北饮大泽。未至,道渴而死。弃其杖,化为邓林。

Kuafu inseguì il sole, fino ad avvicinarsi ad esso. Assetato, bevve dal Fiume Giallo (Huang He) e dal Fiume Wei (Wei He), ma non bastò a placare la sua sete. Si diresse allora a nord per bere da un grande lago, ma prima di raggiungerlo, morì di sete lungo la strada. Gettò il suo bastone, che si trasformò in una foresta di alberi di pesco.

Un’impresa impossibile, una sfida disperata: tanto sacrificio per un obiettivo irraggiungibile. Eppure, qualcosa di quella grande impresa è rimasta: una foresta di alberi di pesco. Il pesco, nella cultura cinese, rappresenta l’immortalità e la rinascita.

Forse alcuni di voi ricorderanno la Regina Madre d’Occidente, che donò la medicina dell’immortalità a Hou Yi, l’eroe che abbatté i nove soli, di cui potrete leggere in un nostro vecchio articolo. La Regina Madre d’Occidente possiede un pescheto nel suo regno celeste, dove crescono le pesche dell’immortalità, un frutteto sorvegliato dal celebre Re Scimmia del Viaggio in Occidente.

Possiamo quindi concludere che, anche se un obiettivo sembra irraggiungibile, l’atto stesso di impegnarsi per raggiungerlo, il tentativo di superare i propri limiti, diventa un valore universale. E attraverso la dedizione e il sacrificio di pochi, molti possono beneficiarne.

Scritto da Jin Di e Zhu Rui Wen.

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