熟能生巧
shúnéngshēngqiǎo
La pratica affina l’abilità e permette di padroneggiare qualsiasi tecnica
Durante la dinastia Song del nord c’era un uomo di nome Chén yáo zī 陈尧咨 che era solito millantare la propria bravura al tiro con l’arco tanto che tutti lo consideravano un vero maestro in quest’arte.
Tanto era fiero del suo talento, tanto era grande l’ammirazione dei suoi fan, che era fermamente convinto che la sua tecnica fosse 天下无双 (tiānxià wúshuāng) senza pari sotto al cielo, in altre parole, la migliore del mondo.
Come era solito fare, anche quel giorno Chenyaozi andò al campo da tiro per dare sfoggio delle proprie abilità. Nel mentre, un vecchio venditore d’olio, passando proprio da quelle parti, si fermò a guardare la sua esibizione.
Delle dieci frecce scoccate, tutte andarono a segno!
Chenyaozi guardò la piccola folla che si era radunata con aria di superiorità, quindi vide il vecchio e con un sorriso beffardo gli chiese: “E tu cosa ne pensi?”
L’anziano venditore d’olio lo guardò e disse sorridendo: “Non è così impossibile raggiungere una simile destrezza, è solo la mancanza d’esercizio che impedisce di farlo!”
Quando Chenyaozi sentì quelle parole, non poté trattenere la rabbia, la sua abilità era impareggiabile perché era lui ad essere speciale. Quindi gli rispose adirato: “Tu, vecchio, quali abilità hai per avere l’impudenza di fare certe osservazioni?”
Il vecchio rispose: “Non ti sto disprezzando. Lo dico solo dai miei decenni di esperienza nel versare olio. Conosco il principio secondo cui fare abitualmente sempre la stessa cosa può dare grandi abilità. Pertanto le tue abilità non sono nulla di speciale.”
Chenyaozi lo sfidò dicendo: “Mostraci allora queste tue abilità vecchio!”
“Come vuoi” rispose l’anziano venditore d’olio: “Non ho abilità nel tiro con l’arco, ma ti proverò quanto dico in altro modo.” Dicendo questo, dai secchi che portava in spalla, estrasse una bottiglia, la pose a terra e sull’apertura vi pose una moneta di rame con il buco quadrato al centro, le classiche monete di un tempo. Quindi prese un cucchiaio d’olio e tenendolo sospeso in aria in alto sopra la bottiglia cominciò a versarvi l’olio.
Il liquido dorato colava lentamente dal cucchiaio, e scendeva in un filo sottile che con estrema precisione centrava il buco della moneta entrando nella bottiglia.
Come l’olio fu completamente versato, il vecchio prese la moneta e la mostrò a tutti. Intorno al buco non v’era la minima traccia d’olio.
Tutti rimasero senza parole. Il vecchio, sorridendo, disse a Chenyaozi: “Anche io non ho fatto niente di speciale, è solo che dopo una vita di esercizio posso raggiungere grandi abilità.” Chenyaozi ascoltò il vecchio e senza dire nemmeno una parola a testa bassa se ne andò.
Da allora, in cinese si suol dire熟能生巧 (shú néng shēng qiǎo) che significa che è sufficiente studiare ed esercitarsi per afferrare le leggi che regolano qualsiasi attività e apprendere il cuore di qualsiasi tecnica.
熟能生巧 - La pratica rende davvero perfetti?
Molti di voi avranno tradotto questa frase con la celebre citazione: “La pratica rende perfetti.” Di seguito vi spieghiamo perché abbiamo scelto una traduzione diversa. Innanzitutto un po’ di storia…
Le origini del racconto dell’anziano venditore di olio di 熟能生巧
Questo racconto trae origine da un’antica raccolta di storie di 欧阳修 Ōuyángxiū, politico, scrittore e storico della dinastia Song settentrionale (1007-1072). La raccolta si intitola 《归田录》 (“guītián lù” - Memorie del ritorno alla campagna) e la storia nello specifico è《卖油翁》(“mài yóu wēng” - L’anziano venditore di olio).
A prima vista questa divertente storia per bambini ci parla molto della filosofia del suo autore. Una filosofia profondamente legata al pensiero taoista, ma andiamo per gradi.
Ouyangxiu visse durante la dinastia Song, un’epoca in cui il mondo della poesia era ancora profondamente legato alla raffinata ricerca estetica che era propria del periodo Tang, da cui nobili e letterati avevano ereditato lo stile.
Per opporsi a quel vecchio stile diventato ormai votato al puro piacere estetico ma senza alcun reale valore sociale, Ouyangxiu cercò di tornare alle origini e trovare una nuova via per la letteratura nell’antica cultura letteraria dei grandi classici.
Egli trovò nel 道 (dào - Tao) la via maestra su cui far crescere una nuova idea di letteratura che avrebbe poi influenzato le generazioni a venire.
Il Tao come essenza, la letteratura come forma. Il Tao come contenitore di valori e la letteratura come naturale espressione di questi valori.
Per Ouyangxiu:“道胜者,文不难而自至”Coloro che eccellono nel Tao sono coloro la cui scrittura viene da sé, senza forzature.
Il pensiero Taoista della storia dell’anziano venditore d’olio di 熟能生巧
La pratica affina l'abilità è vero, ma a cosa serve tanta perfezione se passiamo una vita intera seguendo vuote illusioni come fama e gloria.
La purezza del Tao è colma dell’essenza del centro: non vi è spazio né per la vanità, né per l’orgoglio, così come nel centro della moneta vi è solo lo spazio necessario per il brillante fluire dell’olio.
Forse è proprio questo il messaggio che il venditore di olio voleva trasmettere al giovane arciere.
Forse questa storia non è altro che uno dei tanti insegnamenti di Ouyangxiu.
Ecco perché abbiamo scelto di tradurre questo chengyu come: "La pratica affina l’abilità e permette di padroneggiare qualsiasi tecnica", rendendo così omaggio al pensiero di Ouyangxiu.
Quando davvero la pratica rende perfetti, una dedica speciale
Concludo questo racconto con un ringraziamento a due nuove amiche di chengyugushiitaliano. Prima, però, vorrei sottolineare un punto importante legato a questa storia.
Questo racconto dimostra che chi segue il Tao segue anche il proprio cuore, percorrendo la propria strada con amore, impegno e dedizione. Ogni attività diventa così un lavoro che coinvolge sia la mente che il cuore, che, nel pensiero cinese, sono considerati una cosa sola nel loro significato metaforico. Sono queste le persone che, con il tempo, raggiungono la vera maestria.
Ecco perché desidero ringraziare due amiche che, a mio avviso, incarnano proprio questo principio. La prima è 陈冲 (Chen Chong), un’artista cinese di grande talento; la seconda è Erika Bonanni, una raffinata letterata. Di seguito trovate i link alle loro pagine, dove hanno fatto menzione del blog Chengyugushiitaliano.
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