秋水伊人qiūshuǐ YīrénLei fra le acque d'autunno
Questa tecnica si chiama: 複沓 (fùtà – ripetuto e sovrapposto), è una tecnica poetica nota come "ripetizione con variazione", caratterizzata dalla ripetizione di un verso, con variazioni minime ma significative.
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Perché la tecnica Fùtà è così potente?
Questa tecnica infonde al componimento poetico una forza straordinaria, perché sfrutta due elementi opposti: la ripetizione e il cambiamento.
Immaginiamoci di essere in una stanza dove alle pareti sono appese una serie di tele, ognuna raffigurante lo stesso canneto all’alba.
Ad un primo sguardo le immagini sembrano identiche. Però, osservando con più attenzione tra le canne emerge un volto che prima non c’era. Nella tela successiva il volto si fa più nitido, infine nell’ultima tela il volto è scomparso.
Il canneto passa in secondo piano, ma il volto diventa l’elemento dominante del nostro pensiero. L’esperienza assume una quarta dimensione: il tempo che scorre, si intensifica e infine scompare. Il volto non è che un semplice dettaglio ma rimane impresso nella mente di chi lo ha visto.
La tecnica della 複沓 (fùtà) è quindi molto più di un espediente poetico antico. È un pattern cognitivo profondamente radicato nella cultura cinese e nell’essere umano in generale, che sfrutta il modo in cui la nostra mente processa le informazioni: troviamo conforto e prevedibilità nella ripetizione, ma siamo stimolati e coinvolti dalla variazione. Quasi una lotta continua fra l'ordine e il caos.
Questa tecnica è presente ovunque proprio perché fa parte del nostro meccanismo mentale.
In Occidente prende la forma dell'anafora: la ripetizione di una parola o frase all’inizio di versi o frasi successive; o della ripetizione incrementale tipica della ballata popolare britannica e germanica.
In Cina, questo stile si è mantenuto nel tempo passando nella poesia delle dinastie successive, fino alla musica e alla comunicazione dei giorni nostri. La tecnica della Fùtà sfrutta il nostro modo di percepire la realtà e di conseguenza diventa una potente alleata della nostra creatività.
《蒹葭》 (jiān jiā – le canne)
La poesia di oggi sfrutta proprio la ripetizione incrementale per infondere malinconia e significato all’incessante ricerca di un ideale. La ripetizione con variazione non solo crea un ritmo ipnotico, ma anche un senso di ricerca incessante e fallita. Ogni tentativo si scontra con la realtà mutevole e illusoria dell'oggetto del desiderio, che si sposta e trasforma proprio come un riflesso nell'acqua.
Il poeta descrive un paesaggio autunnale, freddo e avvolto dalla brina, mentre cerca invano di raggiungere la persona amata, che appare sempre evanescente e inarrivabile.
È da questo gioco di vicinanza apparente e irraggiungibilità sostanziale che nasce il chengyu 秋水伊人 che significa letteralmente "Lei fra le acque d’autunno" ed esprime un profondo senso di nostalgia: il desiderio struggente per una persona amata lontana o irraggiungibile, ma anche per un ideale o una meta tanto anelata quanto impossibile da ottenere.
Ho diviso la poesia in questa tabella così che possiate apprezzare meglio la tecnica del Fùtà. Le tre strofe sono riportate nelle 3 diverse colonne con relativi pinyin e traduzione, nell'ultima colonna invece sono riportate le differenze fra i versi corrispondenti.
Buona lettura.
| Verso | Prima Strofa | Seconda Strofa | Terza Strofa | Analisi della Variazione |
|---|---|---|---|---|
| 1 | 蒹葭苍苍 Jiān jiā cāng cāng Canne rigogliose e verdi |
蒹葭凄凄 Jiān jiā qī qī Canne lussureggianti e umide |
蒹葭采采 Jiān jiā cǎi cǎi Canne rigogliose e folte |
L'attesa Tre frasi che descrivono lo stesso canneto con sfumature diverse, suggerendo il passare del tempo. Forse una lunga attesa. |
| 2 | 白露为霜 Báilù wéi shuāng La bianca rugiada è diventata brina |
白露未晞 Báilù wèi xī La bianca rugiada non si è ancora asciugata |
白露未已 Báilù wèi yǐ La bianca rugiada non è ancora finita |
Il tempo passa, ma l'attesa è vana. Mostra una progressione temporale e di persistenza. Il freddo della brina (1°) lascia il posto all'umidità persistente (2° e 3°). |
| 3 | 所谓伊人 Suǒ wèi yī rén Colei di cui parlo |
所谓伊人 Suǒ wèi yī rén Colei di cui parlo |
所谓伊人 Suǒ wèi yī rén Colei di cui parlo |
Desiderio immutabile Qui è l'assenza di variazione che descrive l'intensità del desiderio per quella persona. Un sentimento così forte che rimane immutabile nel tempo. |
| 4 | 在水一方 Zài shuǐ yī fāng È dall'altra parte dell'acqua |
在水之湄 Zài shuǐ zhī méi È alla giunzione della riva |
在水之涘 Zài shuǐ zhī sì È al margine dell'acqua |
La ricerca Punti diversi del fiume, la variazione mostra uno sguardo che scruta la sponda in cerca di qualcosa che pare illusorio. |
| 5 | 溯洄从之 Sù huí cóng zhī Risalendo la corrente per seguirla |
溯洄从之 Sù huí cóng zhī Risalendo la corrente per seguirla |
溯洄从之 Sù huí cóng zhī Risalendo la corrente per seguirla |
Ostinata ricerca L'azione disperata e faticosa di risalire la corrente è sempre la stessa, un tentativo eroico, persistente e vano. |
| 6 | 道阻且长 Dào zǔ qiě cháng La via è ostacolata e lunga |
道阻且跻 Dào zǔ qiě jī La via è ostacolata e ripida |
道阻且右 Dào zǔ qiě yòu La via è ostacolata e torta/insidiosa |
L'ostacolo L'ostacolo si moltiplica e si trasforma. Non è solo una questione di distanza (1°), ma anche di fatica fisica (2°) e di pericolo e inganno (3°). L'impedimento si fa più complesso. |
| 7 | 溯游从之 Sù yóu cóng zhī Discendendo la corrente per seguirla |
溯游从之 Sù yóu cóng zhī Discendendo la corrente per seguirla |
溯游从之 Sù yóu cóng zhī Discendendo la corrente per seguirla |
Ogni sforzo è vano Ogni tentativo di risalire la corrente pare vanificato e l'autore torna indietro. |
| 8 | 宛在水中央 Wǎn zài shuǐ zhōngyāng Pareva fosse nel centro del fiume. |
宛在水中坻 Wǎn zài shuǐ zhōng chí Pareva essere su un'isolotto nel fiume |
宛在水中沚 Wǎn zài shuǐ zhōng zhǐ Pareva essere su un banco di sabbia nel fiume |
Illusione L'illusione si concretizza in luoghi sempre più specifici. Questo rende la sua irraggiungibilità non una lontananza, ma una straziante illusione dell'oggetto stesso del desiderio. |
