白云苍狗báiyún cāng gǒuNuvole bianche si trasformano in cani grigi
L’idioma di oggi proviene da una famosa poesia della dinastia Tang, scritta dal grande poeta Du Fu. Egli dedicò questi versi al suo caro amico Wang Jiyou, un uomo abbandonato dalla sua famiglia e vittima di pettegolezzi.
Storia dell’idioma cinese 白云苍狗 - nuvole bianche si trasformano in cani grigi
Wang Jiyou, talentuoso poeta della dinastia Tang, era un caro amico di Du Fu. Nato in una famiglia poverissima, fin da giovane aveva coltivato le sue aspirazioni studiando di nascosto testi classici, come “Il Classico della Pietà Filiale” di Confucio, e sviluppando uno stile poetico sobrio e dignitoso.
La fortuna non gli sorrise nemmeno da adulto. Anche lì, a causa delle difficili condizioni economiche in cui viveva, venne abbandonato dalla moglie e divenne oggetto di pettegolezzo fra chi lo conosceva.
Fu così che Du Fu, scosso dalle ingiuste dicerie sul conto dell’amico, gli dedicò una splendida poesia particolarmente significativa, la stessa poesia da cui deriva l’idioma 白云苍狗.
La poesia si intitola《可叹》(Kě tàn), termine che ha un duplice significato: degno di lode ma anche profondamente toccante. Di seguito ne riportiamo l’inizio, mentre alla fine del capitolo troverete il testo completo.
天上浮云似白衣
Le nuvole fluttuano nel cielo come candide vesti bianche,
斯须改变如苍狗
e assumono la forma di un cane grigio.
古往今来共一时
Oggi, come nell’antichità,
人生万事无不有
le innumerevoli vicende della vita contengono ogni possibilità.
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