venerdì 22 novembre 2024

庐山真面 lú shān zhēn miàn - Il vero volto del monte Lu

 庐山真面
lú shān zhēn miàn
Il vero volto del monte Lu



Conosci la vera forma delle cose?

L’idioma di oggi 庐山真面 (lú shān zhēn miàn) significa proprio questo: “La verità o la vera forma di una cosa o di una situazione.”

Per comprenderlo più a fondo, dobbiamo conoscere la poesia da cui questo idioma è stato tratto…


📖 Scritto sul muro della foresta occidentale

Di fronte la cresta di una montagna; di fianco un erto picco,

da vicino, da lontano, dall’alto o dal basso, la sua forma non è mai la stessa.

Nessuno conosce il vero volto del monte Lu,

poiché chiunque se ne sta nella profondità della montagna.

Questa era una poesia filosofica 😊

Nessuno conosce la natura di una cosa o di una situazione finché egli stesso è immerso in quella realtà.

Conoscere il volto del monte Lu diventa pertanto un’iperbole per descrivere la conoscenza profonda di una cosa, un picco di conoscenza irraggiungibile.

Ma non solo, 🤓

questa poesia ci insegna che: più siamo invischiati in una situazione “dentro la montagna”, più la nostra visione di quella situazione è alterata: “non possiamo vedere il vero volto del monte Lu”. 🏔️

Lasciatemi concludere dicendo che...

C’è un detto cinese che dice: un estraneo può vedere le cose in modo più chiaro o oggettivo rispetto a chi vi è coinvolto. 当局者迷,旁观者清.

A volte per vedere le cose in modo più chiaro e obiettivo, ciò di cui c’è più bisogno è il consiglio di un’amica o un amico estraneo alla situazione.

venerdì 15 novembre 2024

骑驴找驴 qí lǘ zhǎo lǘ parte 2° - Cavalcare un asinello e cercare un asinello

 骑驴找驴
Qí lǘ zhǎo lǘ
Cavalcare un asinello e cercare un asinello



Carissimi amici, forse molti di voi ricordano questo idioma di cui abbiamo letto la storia nella puntata precedente e che letteralmente significa: “Cavalcare un asinello e cercare un asinello.” 🐴

Questo idioma tuttavia ha un significato ben più profondo di un semplice sinonimo di sbadataggine. Infatti, le sue origini risalgono alla dinastia Ming e in particolare ad un precetto lasciato da uno studioso Taoista di nome 洪应明 Hóng Yīngmíng che, negli ultimi anni della sua vita, si era dedicato interamente alla ricera della santità. 


📖 Il precetto dice quanto segue: 

Se appena salite su una zattera di bambù, sapete già che questa sarà inutile dopo che avrete attraversato il fiume, allora pensate come un maestro taoista che non si preoccupa delle cose esteriori. Se invece, mentre cavalcate un asino, siete ancora alla ricerca di un altro asino, allora sarete solo un semplice monaco che non potrà mai raggiungere l’illuminazione.


🧘‍♀️ Conclusione

Inutile darsi pena a cercare cose che già abbiamo con noi, inutile concentrarsi tanto sull’esteriore. Le cose di questo mondo dovrebbero essere più come delle zattere di bambù, non serve preoccuparsene troppo, finita la traversata, dovremo lasciarle a riva.

martedì 12 novembre 2024

骑驴找驴 qí lǘ zhǎo lǘ parte 1° - Cavalcare un asinello e cercare un asinello

骑驴找驴
Qí lǘ zhǎo lǘ
Cavalcare un asinello e cercare un asinello



Carissimi amici, vi è mai capitato di cercare a lungo qualcosa per poi scoprire di averla già con voi? 

In cinese, c’è un modo per descrivere esattamente questa situazione: 骑驴找驴 (Qí lǘ zhǎo lǘ), che letteralmente significa: “cavalcare un asinello e cercare un asinello.” 🐴
A questo idioma è legata una storia piuttosto buffa, lasciate che ve la racconti...

📖
Un giorno, un contadino stava portando a vendere i suoi cinque asinelli al mercato. Cavalcava uno di loro e gli altri lo seguivano a ruota. Giunto che fù alle porte della città decise di contarli. 

Uno, due, tre, quattro... quattro? Gli mancava un asinello!  😱

Il cuore gli sobbalzò: ne aveva portati cinque, ne era certo! Come poteva essergliene sfuggito uno per strada? 

Più ci pensava, più il rimorso lo assaliva. Preso dal panico, scese dall’asinello e, triste come non mai, si appoggiò a un albero e scoppiò a piangere a dirotto. 😭

Quando ebbe finito, alzò lo sguardo, eh! Che strano! Come è possibile che gli asinelli fossero cinque?

In quel momento capì: non aveva contato quello su cui stava cavalcando! 😅

Oggi, "Qí lǘ zhǎo lǘ" è usato per indicare che ciò che si sta cercando è già con noi. 🧘‍♂️✨

domenica 3 novembre 2024

物是人非 Wù shì rén fēi - Le cose ci sono ancora, ma le persone non più

物是人非
wù shì rén fēi
Le cose ci sono ancora, ma le persone non più



Questo antico idioma è un’eredità della straordinaria poetessa della dinastia Song, 李清照 Li Qingzhao.

La poesia da cui è tratto fu scritta in un periodo particolarmente difficile e doloroso della sua vita. All’epoca, infatti, l’amato marito, con cui condivideva la passione per la poesia, era morto, e la sua casa, insieme a parte dei suoi averi, era andata distrutta nella guerra che travolse la dinastia Song.

Un animo sensibile, tormentato dal dolore della perdita di tutto ciò che le era più caro. 💔 Li Qingzhao lottò per preservare gli scritti suoi e del marito, proteggendo la collezione di libri cui avevano dedicato anni di ricerca e le poesie che si scambiavano l’un l’altro.

"Le cose ci sono ancora, ma le persone non più": queste sue parole risuonano ancora oggi, testimoniando il peso di una memoria e di frammenti di vita che persistono nel tempo, anche quando le persone non ci sono più. Forse sono proprio le parole che pensò allora, accarezzando ciò che restava della collezione sua e del marito.


📖 Primavera a Wuling, una sera di primavera

Il vento dimora nella polvere, la polvere porta il profumo dei fiori ed i fiori sono appassiti,

il sole è alto, ma sono troppo esausta per acconciarmi i capelli.

Le cose ci sono ancora, ma le persone non più, tutto riposa,

desidero parlare ma prima che possa farlo le lacrime mi solcano il viso.

Ho sentito dire che la primavera in Shangxi è ancora bellissima, 

andrò lì per una gita in barca.

Temo però che la piccola barca non riuscirà a sostenere il peso dei miei dolori.


Conclusione

🕰️ Da allora, questo idioma, 物是人非, rappresenta una situazione in cui tutto è cambiato con il passare del tempo.

venerdì 1 novembre 2024

桃花潭水 táo huā tán shuǐ - Le profonde acque del laghetto dei fiori di pesco

桃花潭水
táo huā tán shuǐ
Le profonde acque del laghetto dei fiori di pesco 🌸


Carissimi amici, il chengyu di oggi parla di amicizia 💫 e trae origine da una celebre poesia di 李白 (Li Bai), il grande poeta che avete conosciuto nel post precedente e che se siete interessati vi consiglio di approfondire in questo
libro in italiano di Pietro De Laurentis, docente presso l'Università l'Orientale di Napoli

La poesia in questione è《赠汪伦》 “Regalo a Wang Lun” e in italiano recita quanto segue:


📖 Regalo a Wang Lun

Libai è sulla piccola barca e sta per partire, 

improvvisamente dalla riva giunge il canto di una persona che si avvicina camminando.

Anche se il laghetto dei fiori di pesco è profondo mille piedi,

non sarà mai profondo quanto l’amicizia di Wang Lun per me.


🔍 Chi era Wnag Lun

Wang Lun era un buon amico di Libai. In questo semplice quanto delicato componimento poetico, Il grande poeta descrive il momento della sua partenza e di come anche se le acque del laghetto dei fiori di pesco fossero profonde mille piedi, non sarebbero mai profonde quanto l’amicizia di Wang Lun per lo scrittore. 

Semplice, sincera e immediata come la vera amicizia, questa poesia trasforma un sentimento intangibile in qualcosa che può essere percepito attraverso i sensi, il suono e la vista. 

Da allora l’idioma “桃花潭水” è diventato simbolo di un’amicizia autentica e profonda. 🧡