sabato 15 marzo 2025

盲人摸象 mángrénmōxiàng - Una visione limitata non piò conoscere la verità

盲人摸象
mángrénmōxiàng
Una visione limitata
non piò conoscere la verità


Una breve introduzione alla storia di oggi

Il 大般涅槃经 (dà bān nièpán jīng) è il Sutra del Nirvana, noto anche come Mahayana Mahaparinirvana, e la storia di oggi è tratta proprio da questo antichissimo testo buddista.

Si tratta di una storia molto famosa non solo in India (vero luogo di origine), ma anche in Cina, in Giappone e perfino in Occidente, dove è stata resa famosa dalla poesia The Blind Men and the Elephant di John Godfrey Saxe (XIX secolo). Saxe si ispirò a questa storia per scrivere una poesia omonima, ironizzando sulle persone che litigano a causa della loro ostinazione.

Questa storia, di natura buddhista, insegna che la realtà percepita dai sensi è spesso incompleta e parziale e che la mente può rivelarsi un’illusoria consigliera. Infatti, concentrandoci solo su un dettaglio, rischiamo di fraintendere la vera natura delle cose.

Da questa storia, che a breve leggerete, deriva l'idioma chengyu 盲人摸象 (máng rén mō xiàng), che significa letteralmente "i ciechi che toccano un elefante", un'espressione che indica come una visione limitata non può conoscere la verità.

In giapponese, il proverbio corrispondente a "I ciechi e l'elefante" è: 群盲象を评す (Gunmō zō o hyōsu), che significa che le persone comuni spesso non riescono a comprendere i grandi uomini.

Vi lasciamo alla lettura di questo articolo della nostra Ruiwen Zhu, ma prima vi ricordiamo che se anche voi siete appassionati di chengyu, ecco un testo che non potete non avere nella vostra libreria.

Chengyu: caratteristiche e apprendimento delle espressioni idiomatiche cinesi



La storia di 盲人摸象 i ciechi che toccano l'elefante

C'era una volta, in un piccolo regno, una famiglia composta da quattro fratelli ciechi.

Il re di quel regno aveva da poco ricevuto in dono un elefante, e tutti e quattro i fratelli erano molto curiosi di sapere come fosse. 

Il sovrano, avendo sentito parlare del desiderio della famiglia da un ministro, decise di esaudirlo e invitò i quattro uomini a palazzo affinché potessero toccare con mano l'animale.

Quel giorno, finalmente, ebbero l'opportunità di toccare quella enorme bestia e avvicinandosi con un po' di esitazione iniziarono a toccarla, ciascuno a modo proprio.

Il cieco grasso fu il primo a toccare la lunga zanna dell'elefante e gridò eccitato: "Ah, ho capito! L'elefante non è altro che una grande, dura e liscia carota!"

Il cieco alto toccò l'orecchio dell'elefante, che si muoveva come un ventaglio, e scosse la testa: "No, no, l'elefante è chiaramente un enorme ventaglio che può creare un forte vento!"

Il cieco basso abbracciò la zampa robusta dell'elefante e gridò sorpreso: "Vi sbagliate tutti! L'elefante non è una carota né un ventaglio, è chiaramente una solida colonna!"

Il cieco magro, che stava in piedi dietro, toccò la coda dell'elefante e replicò con disappunto: "Che state dicendo? L'elefante è molto piccolo, è solo una lunga e sottile corda di paglia!"

I quattro ciechi litigarono animatamente, ciascuno convinto che la propria descrizione fosse quella corretta e sospettando che gli altri non dicessero la verità. Alla fine, arrivarono persino alle mani.

Tuttavia, l'elefante non era né una carota, né un ventaglio, né una colonna né una corda di paglia, ma un'enorme creatura. Ciascuno di loro aveva toccato solo una parte dell'elefante, credendo erroneamente di averne compreso l'intera verità.

Questa storia ci insegna che non si può giudicare qualcosa in modo parziale: solo vedendo il quadro completo si può veramente comprendere la vera natura delle cose.


Il ventaglio di paglia e la corda di paglia nella vita tradizionale cinese

Ventaglio di paglia (蒲扇, Pú shàn): Un grande ventaglio realizzato con paglia o bambù, utilizzato principalmente per rinfrescarsi, molto comune nell'antica Cina e nelle zone rurali.

Corda di paglia (草绳, Cǎo shéng): Una corda fatta di paglia, canapa o altre fibre vegetali, usata in passato in Cina per legare oggetti o per scopi agricoli.



Di Ruiwen Zhu

盲人摸象

来源:
“盲人摸象”是中国古代的寓言故事,最早见于佛教经典《涅槃经》,后被广泛流传并成为成语。这个故事通过几个盲人分别触摸大象不同部位,却各执己见的情节,比喻人们对事物的认知往往局限于自己的片面经验,而无法全面把握整体。

相似的其他寓言
在日语中,与“盲人摸象”相对应的谚语是“群盲象を评す”意思是伟人常常无法被普通人理解;另外这个寓言与西方传说中的《The Blind Men and the Elephant》相似,在许多文化中都有类似的故事。例如,19世纪英国诗人 John Godfrey Saxe 曾以此故事为灵感,创作了一首同名诗歌,讽刺人们因固执己见而争论不休。

故事:
从前,在一个小小的国度里,有着四个盲人组成的小家庭!他们从未见过大象,对大象的模样充满了好奇。国王从大臣那里听说了盲人一家的愿望,正好国王有一头可爱的大象,所以国王邀请盲人一家来到王宫近距离接触大象。这天,他们终于有机会亲手触摸这庞然大物,便兴奋地围了上去,各自摸索着。
胖盲人第一个摸到了大象长长的象牙,兴奋地喊道:“哈哈,我知道了!大象不就是个又大、又硬、又光滑的大萝卜嘛!”
高个子盲人摸到的是大象扇动的耳朵,他连连摇头:“不对,不对,大象明明是一把巨大的蒲扇,能扇出呼呼的风呢!”
矮个子盲人则抱住了大象粗壮的腿,惊讶地喊道:“你们都错了!大象根本不是萝卜,也不是蒲扇,它分明是一根结实的大柱子!”
站在最后的瘦盲人摸到了大象的尾巴,他不服气地反驳:“你们在胡说些什么?大象小得很,它就是一根细长的草绳嘛!”
四个盲人争得面红耳赤,谁也不肯让步,都坚信自己摸到的才是大象真正的样子,怀疑其他人没有说实话,于是大打出手。
然而,这只大象既不是萝卜,也不是蒲扇,更不是柱子或草绳,而是一个庞然大物,他们每个人都只摸到了大象的一部分,却误以为自己掌握了全部真相。
这个故事告诉我们,观察事物不能片面而论,只有看到全局,才能真正了解事物的本质。

蒲扇和草绳是中国传统生活中的常见物品
* 蒲扇(pú shàn):是一种用蒲草或竹子编制的大扇子,主要用于纳凉,在中国古代和农村地区十分常见
* 草绳(cǎo shéng):是一种用稻草、麻或其他植物纤维编织成的绳子,在中国过去常用于捆绑物品或农作用途。