Storie incredibili e surreali, personaggi strani e divertenti, 成语故事 chengyugushi, sono le antiche storie cinesi che hanno dato origine ai famosi idiomi chengyu.
sabato 11 giugno 2016
揠苗助长 Yàmiáozhùzhǎng - se non curanti delle naturali leggi di sviluppo, forziamo lo sviluppo delle cose, il risultato non può che essere un fallimento
揠苗助长
venerdì 10 giugno 2016
刻舟求剑
ke4zhou1qiu2jian4
giovedì 26 maggio 2016
精卫填海
Una storia bellissima e commovente...
女娃不甘心她的死,她的魂灵变化做了一只小鸟,名叫“精卫”。精卫长着花脑袋、白嘴壳、红脚爪,大小有点像乌鸦,住在北方的发鸠山。她恨无情的大海夺去了她年轻的生命,因此她常常飞到西山去衔一粒小石子,或是一段小树枝;展翅高飞,一直飞到东海。她在波涛汹涌的海面上回翔着,把石子或树枝投下去,要想把大海填平。
大海奔腾着,咆哮着,露出雪亮亮的牙齿。凶恶地嘲笑着:“小鸟儿,算了罢,你这工作就算干上一百万年,也休想把大海填平呢。”
精卫在高空答复大海:“哪怕是干上一千万年,一万万年,干到宇宙的终尽,世界的末日,我也要把你填平!”
“你为什么衔恨我这样深呢?”
“因为你呀——夺取了我年轻的生命,将来还会有许多年轻无辜的生命要被你无情地夺去。”
“傻鸟儿.那么你就干吧——干吧!”大海哈哈地大笑了。
精卫在高空悲啸着:“我要干的!我要干的!我要永无休止地干下去的!这叫人悲恨的大海啊,总有一天我会把你填成平地!”
她飞翔着,啸叫着.离开大海,又飞回西山去;把西山上的石子和树枝衔来投进大海。她就这样往复飞翔,从不休息,直到今天地还在做着这种工作。
Fonte:
百度百科
Il dio del sole: l'imperatore Yan, aveva diverse figlie, ma la sua preferita era Nuwa, la più piccola di tutte.
Un giorno Nuwa decise di uscire in barca per giocare fra le onde.
Sfortunatamente le onde crebbero in intensità e finirono per rovesciare l'imbarcazione, facendo affogare la piccola Nuwa.
Nonostante la sua luce e il suo calore, l'imperatore Yan tentò in vano di riportare in vita il corpo della piccola Nuwa. Alla fine non gli rimase che soffrire da solo per la perdita della sua amata figlia.
Lo spirito della bambina però si rifiutò di lasciare questo mondo e si trasformò in un uccello, il mitologico uccello Jingwei.
Ardente d'odio per quel mare che si era portato via la sua giovane vita, Jingwei iniziò a volare dalle montagne occidentali per raccogliere sassolini, innalzarsi sopra il mare e lanciare le piccole pietre fra le onde, fino al giorno in cui il mare fosse stato completamente riempito.
Un giorno, vedendo gli inutili sforzi del piccolo uccello, il mare parlò e ruggendo fra i denti lucenti della sua schiuma disse: "Uccellino, lascia perdere, non puoi riempire il mare, neanche se dovessi andare avanti per un milione di anni."
Alta sopra le onde, Jingwei rispose: "Anche se fossero necessari dieci milioni di anni, perfino se dovessi andare avanti fino alla fine del mondo, un giorno io ti riempirò!"
"Perché mi odi così tanto?" chiese il mare.
"Perché mi hai privata della vita e so che porterai via molte altre giovani vite innocenti." rispose l'uccello.
"Uccello sciocco. Se vuoi farlo, fallo!" la incalzò il mare ridendo.
"Voglio farlo e lo farò per sempre! Mare di dolore e di odio, un giorno io ti riempirò!"
Jingwei lasciò il mare e tornò alla montagna per prendere un'altro sassolino. Tornò al mare e lo gettò negli abissi. Continuò a volare avanti e indietro in questo modo, senza mai riposare, e ancora oggi continua a farlo.
giovedì 5 maggio 2016
对牛弹琴
对牛弹琴
duì niú tán qín
"Non sei tu a suonar male, era la mucca a cui suonavi che non capiva."
mercoledì 4 maggio 2016
守株待兔 shǒuzhūdàitù - L'illusione di ottenere qualcosa senza far nulla
守株待兔shǒuzhūdàitùL'illusione di ottenere qualcosa senza far nulla
Introduzione
Questo idioma è generalmente usato per descrivere qualcuno che si affida all'esperienza senza sapere come adattarsi, o chi ha l'illusione di ottenere qualcosa senza far nulla.
Vorresti conoscere le storie cinesi sugli idiomi chengyu? Ecco un libro che fa al caso tuo!
Chengyu: Proverbi e Detti Cinesi - I Modi di Dire e le Espressioni Cinesi Più Usati: Storie Illustrate con Pinyin
Storia in italiano di 守株待兔
In una lontana primavera, nel regno di Song, viveva un contadino.
Un giorno, mentre stava lavorando nel proprio campo, vidde un coniglio che correva velocemente in direzione di un grande albero. Il coniglio caddé a terra e da allora non si mosse più.
Quando il contadino andò a vedere, scoprì che il povero animale correva così forte che era andato a sbattere contro l’albero, rompendosi l’osso del collo. L'uomo allora, pieno di felicità per quella facile e inaspettata preda, raccolse il coniglio, lo portò a casa e se lo mangiò.
Da quel giorno, convinto di poter replicare tanta fortuna, smise di lavorare il campo e iniziò a starsene tutto il giorno vicino al grande albero credendo che avrebbe sicuramente visto un’atro coniglio fare la stessa fine.
Inutile dire che aspettò molto a lungo, ma di conigli non ne vide nessuno.
I vicini, vedendo il contadino che se ne stava tutto il giorno a guardia dell’albero e che dovunque nel campo erano ormai cresciute le erbacce, chiesero spiegazioni; tuttavia appena seppero il motivo di quell’insolito comportamento, non poterono fare a meno di esplodere in una grande risata: “Quel contadino era probabilmente uno stolto! Come poteva essere che un altro coniglio andasse di nuovo a sbattere nell’albero?
giovedì 28 aprile 2016
画蛇添足 huàshétiānzú - Rovinare un lavoro aggiungendo qualcosa di superfluo
画蛇添足
huàshétiānzú
Rovinare un lavoro aggiungendo qualcosa di superfluo
Questa è una delle più famose storie legate agli idiomi chengyu. Letteralmente, potremmo tradurre questo idioma come: "Rovinare un lavoro aggiungendo qualcosa di superfluo".
Se anche a te piacciono le storie cinesi legate agli idiomi chengyu, ecco un libro che potrebbe sicuramente interessarti.
Chengyu: Proverbi e Detti Cinesi - I Modi di Dire e le Espressioni Cinesi Più Usati: Storie Illustrate con Pinyin
Storia di 画蛇添足 in italiano
Tanto tempo fa, c'era una famiglia nello stato di Chu che, dopo aver offerto sacrifici ai propri antenati, si preparava a distribuire una bottiglia di vino usata per il sacrificio a coloro che avevano aiutato con il compito.
Poiché erano in molti ad aver contribuito, se tutti avessero bevuto da quella bottiglia, il vino non sarebbe bastato per nessuno. Al contrario, se una sola persona l'avesse bevuta, ne avrebbe avuto a sazietà.
Come doveva essere divisa quindi quella bottiglia?
Tutti rimasero in silenzio fino a quando qualcuno propose di disegnare ciascuno un serpente sul terreno. Chi lo avrebbe disegnato più velocemente avrebbe avuto il vino.
Questo metodo piacque e fu accettato, così tutti iniziarono a disegnare il proprio serpente.
Uno di loro era molto rapido e finì l'opera in un batter d'occhio. Prese la bottiglia di vino e si stava preparando a bere quando notò che gli altri non avevano ancora terminato il proprio disegno.
Pensò tra sé: “Disegnano davvero lentamente!" Quindi con orgoglio disse: “Disegnate davvero piano! Non è troppo tardi per aggiungere qualche zampa al serpente!”
Così, mentre con una mano teneva la bottiglia di vino, con l'altra cominciò a disegnare delle zampe al proprio serpente. Però proprio mentre era intento a disegnare e a parlare, un altro concorrente completò il suo serpente, afferrò la bottiglia di vino e disse: “Hai mai visto un serpente? I serpenti non hanno le zampe! Perché le hai aggiunte?”
Quindi dichiarò: “Il primo a disegnare un serpente non sei stato tu, ma io!” E così, a grandi sorsi, si bevve tutto il vino.
lunedì 25 aprile 2016
叶公好龙 Yè gōng hào lóng - La storia di un uomo che diceva di amare il drago.
叶公好龙
Yè gōng hào lóng
La storia di un uomo che diceva di amare il drago
C'era una volta il figlio di un alto ufficiale di nome 叶公 Yè gōng a cui piaceva tanto il drago. Nella sua casa: nel soffitto, nelle colonne, nelle porte e nelle finestre, ovunque era incisa la figura del mitico animale, perfino nei vestiti che era solito indossare, nelle coperte e nelle zanzariere era ricamata l'immagine del drago in ogni sua misura e nelle pose più disparate.
Una simile peculiarità lo aveva reso molto famoso, tanto che tutti per centinaia di chilometri sapevano che 叶公 Yè gōng amava il drago.
Il vero dragone celeste, come apprese della notizia, ne rimase molto colpito e decise di scendere sulla terra per fare visita a 叶公 Yè gōng.
Il drago entrò nella casa, il suo corpo era avvolto nelle colonne della sala degli ospiti, la coda stesa occupava tutto il pavimento. La creatura insinuò la testa nella porta della libreria di 叶公 Yè gōng che se ne stava tranquillo a leggere.
Come vide il vero drago, l'uomo sbiancò dalla paura, si voltò e scappò di corsa.
Da allora 叶公好龙 descrive tutte quelle persone che sebbene dicano di amare o mostrino un profondo interesse per qualcosa, in realtà non ne sono affatto interessati.
martedì 19 aprile 2016
望梅止渴 Wàngméizhǐkě - Placare la sete sperando nelle prugne o consolarsi con un'illusione.
望梅止渴
Wàngméizhǐkě
Placare la sete sperando nelle prugne o
consolarsi con un'illusione.
Noto con il nome postumo di imperatore Wu di Wei, 曹操 Cáo Cāo fu un abile generale e stratega, ma anche un poeta e un uomo di grande cultura. Un personaggio quasi leggendario che divenne il protagonista di numerose opere letterarie fra cui la storia che stiamo per raccontarvi: 望梅止渴 wàng méi zhǐ kě, tratta dagli scritti di 刘义庆 liú yì qìng, celebre scrittore della dinastia 刘宋朝 liú sòng cháo.
In una rovente giornata d'estate, 曹操 Cáo Cāo stava guidando le proprie truppe alla battaglia. Era insolitamente caldo quel giorno e nel cielo non passava nemmeno una nuvola.
A mezzogiorno le vesti degli uomini erano completamente bagnate di sudore e la velocità di marcia stava rallentando. Alcuni soldati erano addirittura crollati sul ciglio della strada.
曹操 Cáo Cāo, vedendo che la velocità di marcia si riduceva sempre più, temé che l'esercito non sarebbe arrivato in tempo alla battaglia, compromettendo così le possibilità di vittoria.
曹操 Cáo Cāo ponderò bene la situazione e disse: "No, non c’è abbastanza tempo." Guardò il bosco davanti a loro e dopo una breve riflessione disse: "Tu non dire nulla, troverò un modo!"
"Uomini! So che c'è una grande foresta di prugne davanti a noi! Lì le prugne sono grandi e succose! Muoviamoci! Superata questa collina arriveremo!"
All'udire quelle parole pareva che i soldati stessero già assaporando quelle prugne, perché il loro spirito fu subito risollevato e il ritmo della marcia aumentò considerevolmente.
Fu così che 望梅止渴 wàng méi zhǐ kě, letteralmente placare la sete pensando alle prugne, descrive il consolarsi con qualcosa che non può realizzarsi.
凿壁偷光
凿壁偷光
záo bì tōu guāng
Al tempo della dinastia Han, viveva un ragazzo di nome 匡衡 Kuang Heng, un giovane sveglio e intelligente che desiderava tanto studiare.
Purtroppo però la famiglia di 匡衡 Kuāng héng era una povera famiglia di contadini che non poteva permettere al figlio di andare a scuola, ne poteva permettersi di comprare i libri necessari alla sua istruzione.
A quel tempo infatti, i libri erano merce rara e molto costosa, non tutti potevano permetterseli e di certo non 匡衡 Kuāng héng che non riusciva nemmeno a averli in prestito, poiché nessuno era disposto a prestare dei beni tanto preziosi.
Questa difficile condizione non scoraggiò 匡衡 Kuāng héng, il quale più che determinato a continuare i propri studi, cominciò a lavorare per ricchi signori a cui chiedeva come stipendio solo la possibilità di prendere in prestito qualche libro.
Il lavoro nei campi era molto duro e gli concedeva ben poco tempo per studiare. Sebbene cercasse di approfittare di ogni momento libero 匡衡 Kuāng héng era piuttosto insoddisfatto perché leggere un solo volume spesso gli richiedeva oltre un mese di tempo.
Il ragazzo aveva pensato da tempo di leggere la sera dopo il lavoro, tuttavia, era così povero che non poteva nemmeno permettersi di comprare l'olio per la lanterna e non c'era modo di leggere alcunché al buio.
Una notte mentre se ne stava sdraiato sul letto a ripetere il libro che aveva imparato durante il giorno, si accorse di una luce brillante provenire da una piccola fessura nel muro accanto a lui. Sorpreso e attirato da quella sottile linea di luce, si alzò per cercare la sorgente di quel flebile chiarore.
La luce proveniva dalla stanza accanto.
Come le tenebre nella sua stanza da letto erano state rischiarate da quel raggio di luce, così un'idea si accese nella mente di 匡衡 Kuang Heng, il quale preso un piccolo coltello da lavoro e cominciò a allargare la fessura. Ampliò il foro quel tanto che bastava per leggere il suo libro.
Si dice che fu grazie a questo piccolo espediente che 匡衡 Kuang Heng, studiando assiduamente, seppure in simili povere ed ardue condizioni, divenne non solo uno stimato ministro dell'impero, ma anche un famoso poeta.
凿壁偷光 záo bì tōu guāng che tradotto letteralmente significa: "perforare il muro per rubare la luce", descrive la situazione di uno studente che sebbene in povertà, studia a fondo e con perseveranza.