sabato 29 marzo 2025

庄子中的成语故事 zhuāngzǐ zhōng de chéngyǔ gùshì - Storie chengyu dello Zhuangzi

庄子中的成语故
zhuāngzǐ zhōng de chéngyǔ gùshì
Storie chengyu dello Zhuangzi

庄子中的成语故事 zhuāngzǐ zhōng de chéngyǔ gùshì - Storie chengyu dello Zhuangzi


Carissimi amici, quest’oggi parliamo di 庄子 (Zhuāngzǐ), uno straordinario filosofo vissuto nell’epoca degli Stati Combattenti.

Zhuangzi è una figura centrale nel Taoismo e nella cultura cinese. Il suo pensiero, ricco di umorismo, paradossi e profonde riflessioni sull’esistenza, ha influenzato generazioni di artisti, filosofi e pensatori.

Il suo insegnamento è racchiuso nello scritto omonimo, 《庄子》Zhuangzi, un vero e proprio tesoro di storie chengyu dal significato profondo. 😊

In questo articolo, oltre a un ritratto generale dell’uomo e del suo pensiero, scoprirete le principali storie chengyu dello Zhuangzi e il loro significato.

Buona lettura...


Indice dei contenuti


Chi sogni chi?

Siedo sulla riva sassosa del Fiume Giallo dove l'acqua si confonde con il cielo. Attorno a me, i miei discepoli ascoltano tra i salici. 

Una donna chiede: "Come evitare di essere travolti dagli eventi?" 

Raccolgo un filo d’erba e lo sollevo al vento: “La mantide che cerca di fermare un carro viene schiacciata, chi resiste alla corrente si spezza, ma chi si flette come questo filo d’erba sopravvive all'uragano." 

Un giovane con occhi ardenti si sporge: "Maestro, parli sempre del ‘viaggio libero’. Come posso intraprenderlo se sono legato alla mia famiglia, al mio villaggio?"

Prendo una foglia di salice e la pongo sull'acqua:

“Il saggio cavalca il vento oltre i monti Kunlun, ma il suo cuore resta leggero come questa foglia. Perché la libertà non è nei passi, ma nello sguardo”

Un uomo replica: "Io possiedo già tutto ciò che serve a un uomo per vivere, perché dovrei dedicarmi al viaggio di cui parli?" Scoppio a ridere: “Alla rana del pozzo non si può parlare del mare - è limitata dal suo spazio. Più piccolo è il mondo che conosci, più grande diventa il tuo orgoglio." 

Il vento si alza, portando con sé semi di cardo. Fisso l'orizzonte, dove il tempo si annoda.

Un’immagine, quasi una premunizione, mi attraversa la mente e sorridendo guardo i miei cari discepoli, come a svelar loro un segreto. 

"Tra duemila anni qualcuno leggerà queste parole. Non su rotoli di bambù, ma con strumenti inimmaginabili - luci fredde, occhi di vetro. Forse siederà in una terra lontana, dove si parla una lingua sconosciuta..." 

Una risata mi sfugge. 

"E in quell'istante, caro lettore di chengyugushi italiano, sarò te. O tu sarai me? Chi sogna chi? Forse questa pietra è il tuo schermo luminoso, questo fiume la corrente che chiamate 'Internet'. 

Forse sei tu che in questo momento credi di leggere le mie parole, o forse sono io che sto immaginando di essere te. Ma come faccio a saperlo se sei già parte della mia immaginazione?" 

Rido fragorosamente. I discepoli si guardano, confusi, di chi stava parlando? 

Li osservo con sguardo sornione e benevolo: “Ieri notte ho sognato di essere una farfalla. Ora sono Zhuang Zhou. Ma forse... sono ancora una farfalla che sogna di essere Zhuang Zhou.”


Chi era Zhuangzi?

Zhuangzi, noto anche come Zhuang Zhou, è stato uno dei più importanti filosofi taoisti della Cina antica. Visse tra il IV e il III secolo a.C., durante il periodo degli Stati Combattenti.

Il suo nome è legato all'opera omonima《庄子》 (Zhuangzi), testo che raccoglie i dialoghi, le storie e le parabole di questo grande pensatore ed è diventato uno dei pilastri del Taoismo insieme al 《道德经》 (Dao De Jing) di Laozi.

Zhuangzi era un filosofo davvero innovativo, capace di pensare fuori dagli schemi. La sua filosofia era profonda e al tempo stesso ricca di umorismo. Attraverso un uso intelligente di metafore e paradossi, esplorava temi come la natura della realtà, la libertà spirituale e l'armonia con il Dao (道), sfidando al contempo le convenzioni sociali dell'epoca.

La sua filosofia non si limita a concetti teorici, ma offre risposte pratiche a diversi aspetti della vita quotidiana, invitando a vivere in modo spontaneo e naturale.


Temi principali del pensiero di Zhuangzi

Il pensiero di Zhuangzi è ricco e multisfaccettato, tuttavia, esiste un tema centrale che attraversa la sua opera: la necessità di vivere in armonia con il Dao, in sintonia con tutto ciò che ci circonda. Felicità e saggezza nascono dall’allinearsi a questo principio fondamentale.

Dove c’è il Dao, non c’è sforzo, non c’è lotta: ogni cosa scorre in modo naturale e spontaneo. Come dice Zhuangzi:

"Il Dao non ha forma, non ha limiti. È come un fiume che scorre, senza sforzo, senza fine. Chi cerca di opporsi al Dao è come chi cerca di fermare un fiume con le mani: non farà che bagnarsi."

Questo concetto è legato all'idea del "non agire" wu wei (无为), che non significa inattività, sedentarietà o pigrizia, anzi, l'esatto contrario. Significa agire in modo naturale, senza forzature, lasciare che le proprie azioni e pensieri seguano il corso naturale della corrente della vita.

Il Dao diventa così non solo una forza che guida l’evoluzione, ma anche una fonte inesauribile di saggezza. Chi si oppone a questo naturale fluire dell’universo lo fa spesso a causa della propria visione limitata delle cose. Che questa limitazione derivi da fattori esterni, come nella storia della rana nel pozzo, o dai propri difetti, come nel racconto della mantide che cercò di fermare il carro, opporsi al Dao significa nuocere a se stessi e, in fondo, rendersi anche un po’ ridicoli.

Zhuangzi sostiene che tutte le prospettive sono relative e usa paradossi e storie per mostrare come le distinzioni tra bene e male, giusto e sbagliato, siano spesso arbitrarie. Questo relativismo si riflette anche nel suo approccio alla vita, che invita a superare le rigidità mentali e ad abbracciare la fluidità dell'esistenza. Così il Dao diventa verità oggettiva, ma si tratta di verità in azione istante per istante, che appena percepita cambia ed evolve in qualcosa di nuovo. Inutile fossilizzarsi nelle proprie idee e nei propri concetti.

"Quando diciamo 'questo è giusto' e 'questo è sbagliato', stiamo solo esprimendo la nostra prospettiva limitata. Chi può dire cosa è veramente giusto o sbagliato?"

Seguire la via del Dao diventa pertanto un continuo viaggio esperienziale, in cui la libertà da preconcetti e dalla nostra visione limitata delle cose diventa un requisito fondamentale per lasciarsi trasportare da questa corrente mistica. Zhuangzi parla spesso di questa esperienza chiamandola: "viaggio libero" (逍遥游, xiāoyáo yóu).

"Il saggio che vive nel viaggio libero è come una foglia che danza nel vento. Non si oppone, non resiste, ma segue il flusso naturale delle cose."

Per chi volesse aggiungere quest'opera immortale alla propria libreria, ecco dove acquistarla: 

Zhuang-zi (Chuang-tzu)


Alcune celebri storie chengyu tratte dallo Zhuangzi

Ecco le più famose storie chengyu tratte dallo Zhuangzi. Per ogni storia troverete il capitolo, un estratto del testo originale, la traduzione, il significato e la descrizione del chengyu associato.


庖丁解牛 (Páo Dīng jiě niú): "Il cuoco Ding che smembra un bue"

Origine: Capitolo 3《养生主》(yǎng shēng zhǔ).

Testo originale:

庖丁为文惠君解牛,手之所触,肩之所倚,足之所履,膝之所踦,砉然向然,奏刀騞然,莫不中音。合于《桑林》之舞,乃中《经首》之会。

Storia: Il cuoco Ding è così abile nel tagliare un bue che il suo coltello non si consuma mai. Spiega che non usa la forza, ma segue le linee naturali della carne, agendo in armonia con il Dao. La sua maestria è tale che i suoi movimenti sembrano una danza, e il suono del suo coltello è come una musica.

Significato: Questa storia rappresenta l'ideale taoista del wu wei (无为), ovvero "agire senza forzature". Descrive una maestria che deriva dalla pratica e dall'armonia con le leggi naturali, piuttosto che dallo sforzo o dalla forza bruta.

Chengyu associato游刃有余 (yóu rèn yǒu yú) – "Avere spazio per muovere il coltello". Questo chengyu è usato per descrivere qualcuno che agisce con facilità e abilità, grazie alla sua esperienza e alla sua armonia con le circostanze.


螳臂当车 (táng bì dāng chē): "La mantide che cerca di fermare un carro"

Origine: Capitolo 20《山木》(shān mù).

Testo originale:

螳螂怒其臂以当车辙,不知其不胜任也。

Storia: Una mantide religiosa, vedendo un carro avanzare verso di lei, alza le zampe per cercare di fermarlo. Nonostante il suo coraggio, la mantide è troppo piccola e debole per avere alcun effetto sul carro, che la travolge senza neppure accorgersene.

Significato: Questa storia critica l'arroganza e l'ignoranza di chi cerca di opporsi a forze molto più grandi di sé. Zhuangzi usa questa parabola per mostrare che agire senza consapevolezza delle proprie limitazioni può portare solo a fallimento e disastro.

Chengyu associato: 螳臂当车 (táng bì dāng chē) – "La mantide che cerca di fermare un carro". Questo chengyu è usato per descrivere un'azione imprudente e destinata al fallimento.


相濡以沫 (xiāng rú yǐ mò): "Bagnarsi l'un l'altro con la schiuma"

Origine: Capitolo 6 《大宗师》(dà zōng shī).

Testo originale:

泉涸,鱼相与处于陆,相呴以湿,相濡以沫,不如相忘于江湖。

Storia: Due pesci si trovano in una pozza d'acqua che si sta prosciugando. Per sopravvivere, si bagnano l'un l'altro con la schiuma, cercando di mantenere l'umidità. Tuttavia, Zhuangzi suggerisce che sarebbe meglio per loro dimenticarsi l'un l'altro e tornare al vasto fiume, dove non avrebbero bisogno di aiutarsi in questo modo.

Significato: Questa storia rappresenta l'importanza dell'indipendenza e della libertà. Aiutarsi in momenti di difficoltà è nobile, ma Zhuangzi invita a cercare una soluzione più profonda, che permetta a ciascuno di vivere in armonia con il proprio ambiente naturale.

Chengyu associato: 相濡以沫 (xiāng rú yǐ mò) – "Bagnarsi l'un l'altro con la schiuma". Questo chengyu è usato per descrivere un aiuto reciproco in situazioni difficili.


朝三暮四 (zhāo sān mù sì): "Tre al mattino e quattro alla sera"

Origine: Capitolo 2 《齐物论》(qí wù lùn).

Testo originale:

狙公赋芧,曰:“朝三而暮四。”众狙皆怒。曰:“然则朝四而暮三。”众狙皆悦。

Storia: Un allevatore di scimmie promette loro tre castagne al mattino e quattro alla sera. Le scimmie si arrabbiano, ma quando l'uomo inverte l'ordine (quattro al mattino e tre alla sera), sono soddisfatte. In realtà, la quantità totale di castagne rimane la stessa.

Significato: Questa storia illustra come le persone possano essere ingannate da cambiamenti superficiali, senza rendersi conto che la sostanza rimane la stessa. Zhuangzi critica l'illusione e l'incapacità di vedere oltre le apparenze.

Chengyu associato: 朝三暮四 (zhāo sān mù sì) – "Tre al mattino e quattro alla sera". Questo chengyu è usato per descrivere qualcuno che cambia idea frequentemente o che inganna gli altri con trucchi superficiali.


邯郸学步 (Hán Dān xué bù): "Imparare a camminare a Handan"

Origine: Capitolo 17《秋水》(qiū shuǐ).

Testo originale:

且子独不闻夫寿陵余子之学行于邯郸与?未得国能,又失其故行矣,直匍匐而归耳。

Storia: Un uomo va a Handan, una città famosa per l'eleganza dei suoi abitanti, per imparare a camminare come loro. Alla fine, non solo non impara il nuovo modo di camminare, ma dimentica anche come camminava prima ed è costretto a strisciare per tornare a casa.

Significato: Questa storia critica chi cerca di imitare gli altri perdendo la propria identità. Zhuangzi invita a valorizzare la propria natura e a non cercare di diventare qualcun altro.

Chengyu associato: 邯郸学步 (Hán Dān xué bù) – "Imparare a camminare a Handan". Questo chengyu è usato per descrivere qualcuno che, cercando di imitare gli altri, perde le proprie capacità.


庄周梦蝶 (Zhuāng Zhōu mèng dié): "Zhuang Zhou sogna di essere una farfalla"

Origine: Capitolo 2《齐物论》(qí wù lùn).




Testo originale:

昔者庄周梦为胡蝶,栩栩然胡蝶也,自喻适志与!不知周也。俄然觉,则蘧蘧然周也。不知周之梦为胡蝶与,胡蝶之梦为周与?周与胡蝶,则必有分矣。此之谓物化。

Storia: Zhuangzi sogna di essere una farfalla che vola libera e felice. Al risveglio, si chiede se sia Zhuangzi che ha sognato di essere una farfalla o una farfalla che sta sognando di essere Zhuangzi. Questa storia mette in discussione la natura della realtà e dell'identità.

Significato: Zhuang Zhou che sogna di essere una farfalla rappresenta la fluidità tra realtà e illusione. Zhuangzi invita a riflettere sulla natura della percezione e sull'idea che i confini tra sé e il mondo siano spesso sfumati e illusori.

Chengyu associato: 庄周梦蝶 (Zhuāng Zhōu mèng dié) – "Zhuang Zhou sogna di essere una farfalla". Questo chengyu è usato per descrivere la fluidità tra realtà e illusione.