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秋水伊人 qiūshuǐ Yīrén Colei/colui a cui penso fra le acque d’autunno

秋水伊人 qiūshuǐ Yīrén Colei/colui a cui penso fra le acque d’autunno

秋水伊人
qiūshuǐ Yīrén
Lei fra le acque d'autunno

Carissimi lettori, oggi voglio parlarvi di un’antica tecnica poetica che risale allo 诗经 shījīng, il celebre Libro delle Odi, un capolavoro le cui composizioni più antiche risalgono a circa tremila anni fa e che ormai chi ci segue dovrebbe conoscere.

Questa tecnica si chiama: 複沓 (fùtà – ripetuto e sovrapposto), è una tecnica poetica nota come "ripetizione con variazione", caratterizzata dalla ripetizione di un verso, con variazioni minime ma significative.

Per chi fosse interessato ad averne una copia, ecco dove acquistarlo: Il Libro delle Odi


Perché la tecnica Fùtà è così potente?

Questa tecnica infonde al componimento poetico una forza straordinaria, perché sfrutta due elementi opposti: la ripetizione e il cambiamento. 

Immaginiamoci di essere in una stanza dove alle pareti sono appese una serie di tele, ognuna raffigurante lo stesso canneto all’alba. 

Ad un primo sguardo le immagini sembrano identiche. Però, osservando con più attenzione tra le canne emerge un volto che prima non c’era. Nella tela successiva il volto si fa più nitido, infine nell’ultima tela il volto è scomparso. 

Il canneto passa in secondo piano, ma il volto diventa l’elemento dominante del nostro pensiero. L’esperienza assume una quarta dimensione: il tempo che scorre, si intensifica e infine scompare. Il volto non è che un semplice dettaglio ma rimane impresso nella mente di chi lo ha visto.

La tecnica della 複沓 (fùtà) è quindi molto più di un espediente poetico antico. È un pattern cognitivo profondamente radicato nella cultura cinese e nell’essere umano in generale, che sfrutta il modo in cui la nostra mente processa le informazioni: troviamo conforto e prevedibilità nella ripetizione, ma siamo stimolati e coinvolti dalla variazione. Quasi una lotta continua fra l'ordine e il caos.

Questa tecnica è presente ovunque proprio perché fa parte del nostro meccanismo mentale. 

In Occidente prende la forma dell'anafora: la ripetizione di una parola o frase all’inizio di versi o frasi successive; o della ripetizione incrementale tipica della ballata popolare britannica e germanica.

In Cina, questo stile si è mantenuto nel tempo passando nella poesia delle dinastie successive, fino alla musica e alla comunicazione dei giorni nostri. La tecnica della Fùtà sfrutta il nostro modo di percepire la realtà e di conseguenza diventa una potente alleata della nostra creatività.


《蒹葭》 (jiān jiā – le canne)

La poesia di oggi sfrutta proprio la ripetizione incrementale per infondere malinconia e significato all’incessante ricerca di un ideale. La ripetizione con variazione non solo crea un ritmo ipnotico, ma anche un senso di ricerca incessante e fallita. Ogni tentativo si scontra con la realtà mutevole e illusoria dell'oggetto del desiderio, che si sposta e trasforma proprio come un riflesso nell'acqua. 

Il poeta descrive un paesaggio autunnale, freddo e avvolto dalla brina, mentre cerca invano di raggiungere la persona amata, che appare sempre evanescente e inarrivabile.

È da questo gioco di vicinanza apparente e irraggiungibilità sostanziale che nasce il chengyu 秋水伊人 che significa letteralmente "Lei fra le acque d’autunno" ed esprime un profondo senso di nostalgia: il desiderio struggente per una persona amata lontana o irraggiungibile, ma anche per un ideale o una meta tanto anelata quanto impossibile da ottenere.

Ho diviso la poesia in questa tabella così che possiate apprezzare meglio la tecnica del Fùtà. Le tre strofe sono riportate nelle 3 diverse colonne con relativi pinyin e traduzione, nell'ultima colonna invece sono riportate le differenze fra i versi corrispondenti.

Buona lettura.

Verso Prima Strofa Seconda Strofa Terza Strofa Analisi della Variazione
1 蒹葭苍苍
Jiān jiā cāng cāng

Canne rigogliose e verdi
蒹葭凄凄
Jiān jiā qī qī

Canne lussureggianti e umide

蒹葭采采
Jiān jiā cǎi cǎi

Canne rigogliose e folte


L'attesa
Tre frasi che descrivono lo stesso canneto con sfumature diverse, suggerendo il passare del tempo. Forse una lunga attesa.

2 白露为霜
Báilù wéi shuāng

La bianca rugiada è diventata brina
白露未晞
Báilù wèi xī


La bianca rugiada non si è ancora asciugata
白露未已
Báilù wèi yǐ


La bianca rugiada non è ancora finita
Il tempo passa, ma l'attesa è vana.
Mostra una progressione temporale e di persistenza. Il freddo della brina (1°) lascia il posto all'umidità persistente (2° e 3°).
3 所谓伊人
Suǒ wèi yī rén

Colei di cui parlo

所谓伊人
Suǒ wèi yī rén

Colei di cui parlo


所谓伊人
Suǒ wèi yī rén

Colei di cui parlo


Desiderio immutabile
Qui è l'assenza di variazione che descrive l'intensità del desiderio per quella persona. Un sentimento così forte che rimane immutabile nel tempo.
4 在水一方
Zài shuǐ yī fāng

È dall'altra parte dell'acqua
在水之湄
Zài shuǐ zhī méi

È alla giunzione della riva

在水之涘
Zài shuǐ zhī sì

È al margine dell'acqua

La ricerca
Punti diversi del fiume, la variazione mostra uno sguardo che scruta la sponda in cerca di qualcosa che pare illusorio.

5 溯洄从之
Sù huí cóng zhī

Risalendo la corrente per seguirla
溯洄从之
Sù huí cóng zhī

Risalendo la corrente per seguirla
溯洄从之
Sù huí cóng zhī

Risalendo la corrente per seguirla
Ostinata ricerca
L'azione disperata e faticosa di risalire la corrente è sempre la stessa, un tentativo eroico, persistente e vano.

6 道阻且长
Dào zǔ qiě cháng

La via è ostacolata e lunga

道阻且跻
Dào zǔ qiě jī

La via è ostacolata e ripida


道阻且右
Dào zǔ qiě yòu

La via è ostacolata e torta/insidiosa


L'ostacolo
L'ostacolo si moltiplica e si trasforma. Non è solo una questione di distanza (1°), ma anche di fatica fisica (2°) e di pericolo e inganno (3°). L'impedimento si fa più complesso.
7 溯游从之
Sù yóu cóng zhī

Discendendo la corrente per seguirla
溯游从之
Sù yóu cóng zhī

Discendendo la corrente per seguirla

溯游从之
Sù yóu cóng zhī

Discendendo la corrente per seguirla

Ogni sforzo è vano
Ogni tentativo di risalire la corrente pare vanificato e l'autore torna indietro.



8 宛在水中央
Wǎn zài shuǐ zhōngyāng

Pareva fosse nel centro del fiume.

宛在水中坻
Wǎn zài shuǐ zhōng chí

Pareva essere su un'isolotto nel fiume

宛在水中沚
Wǎn zài shuǐ zhōng zhǐ

Pareva essere su un banco di sabbia nel fiume

Illusione
L'illusione si concretizza in luoghi sempre più specifici. Questo rende la sua irraggiungibilità non una lontananza, ma una straziante illusione dell'oggetto stesso del desiderio.

金风玉露 jīn fēng yù lù Vento dorato e rugiada di giada (parte 2)

金风玉露
jīn fēng yù lù
Vento dorato e rugiada di giada

金风玉露 jīn fēng yù lù Vento dorato e rugiada di giada

(Parte 2°)


Carissimi amici, 

come promesso, ecco la secondo parte di questa analisi sul chengyu: 金风玉露 (jīn fēng yù lù - vento dorato e rugiada di giada). 

Oggi vedremo come il significato di questa frase sia cambiato dalla poesia di Li Shangyin, che si colloca temporalmente nella fase di decadenza della dinastia Tang, fino alla dinastia Song, con il bellissimo poema di 秦观 (qín guān) Qin Guan che qui vi riporto con una traduzione che ho scritto cercando di conciliare la correttezza del significato e la poetica del testo.


Le tenui nuvole intessono forme ingegnose

《鹊桥仙·纤云弄巧》宋·秦观 *
纤云弄巧,飞星传恨,银汉迢迢暗度。
金风玉露一相逢,便胜却人间无数。
柔情似水,佳期如梦,忍顾鹊桥归路。
两情若是久长时,又岂在朝朝暮暮。

Traduzione

鹊桥仙 (quèqiáo xiān) Gli immortali sul ponte di gazze (genere poetico-musicale 词牌 cípái) 
纤云弄巧(xiān yún nòng qiǎo) Le tenui nuvole intessono forme ingegnose (titolo)
宋 (sòng) Dinastia Song 
秦观 (qín guān) Autore

纤云弄巧,
xiān yún nòng qiǎo
Le tenui nuvole intessono forme ingegnose,

飞星传恨,
fēi xīng chuán hèn
le stelle cadenti recano un messaggio di dolore,

银汉迢迢暗度。
yín hàn tiáotiáo àn dù
Attraversano furtivamente questo fiume d'argento, vasto e sconfinato.

金风玉露一相逢 ,
jīn fēng yù lù yī xiāng féng
Vento d'oro e Rugiada di giada s’incontrano,

便胜却人间无。
biàn shèng què rénjiān wúshù。
questo solo momento che supera infiniti incontri terreni.

柔情似水,
róu qíng sì shuǐ
un tenero sentimento che scorre come un fiume,

佳期如梦,
jiā qī rú mèng
un così dolce appuntamento che pare un sogno.

忍顾鹊桥归路。 
rěn gù què qiáo guī lù
come volgere lo sguardo alla via del ritorno sul Ponte di Gazze?

两情若是久长时,
liǎng qíng ruò shì jiǔ cháng shí
ma se questi due sentimenti possono durare tanto a lungo,

又岂在朝朝暮暮。
yòu qǐ zài zhāozhāo mùmù
allora cosa importa stare assieme ogni giorno?


Cosa cambia rispetto alla poesia di Li Shangyin

In questa poesia non si parla più di dolore per la separazione, di precarietà della felicità, della fatalità del tempo che passa, si tratta bensì di un messaggio di speranza e di elevazione del sentimento. 

L’incontro sul ponte di gazze, sebbene breve e afflitto dal dolore della lunga mancanza, è così perfetto e intenso che il suo valore trascende qualsiasi lontananza e qualsiasi relazione comune, tanto che Qin Guan conclude affermando che per un amore così profondo ed eterno, stare insieme ogni giorno non è poi così importante.

"金风玉露" assume così una doppia anima: da un lato quella donatagli da Li Shangyin con il dolore della separazione e la fatalità del tempo che passa, dall'altro quella di Qin Guan che dona speranza e la consapevolezza che l'amore vero trionfa su ogni distanza. “Vento Dorato e Rugiada di Giada" è la perfetta, poetica sintesi di tutto questo.

VI lascio adesso all'articolo scritto dalla nostra Rui Wen sull'argomento con la traduzione in italiano.

金风玉露 jīn fēng yù lù Vento dorato e rugiada di giada

 金风玉露
jīn fēng yù lù
Vento dorato e rugiada di giada

金风玉露 jīn fēng yù lù Vento dorato e rugiada di giada


Carissimi lettori,

forse ricorderete la celebre storia d’amore di cui abbiamo parlato giusto un paio di mesi fa, la leggenda del Bovaro e della Tessitrice. Per chi non l’avesse letta o non la ricordasse ecco il link con la storia: https://chengyugushiitaliano.blogspot.com/2025/08/queqiao-xianghui-incontrarsi-sul-ponte.html

Questa meravigliosa leggenda è all’origine della festa del 七夕Qīxì, la festa del doppio sette o degli innamorati, ma non solo, è legata a uno dei chengyu più belli e poetici della lingua cinese: "金风玉露" (Jīn Fēng Yù Lù), vento dorato e rugiada di giada".

Quest'espressione richiama lo scenario autunnale ed evoca un incontro d’amore breve e prezioso, proprio come quello del Bovaro e della Tessitrice, costretti a incontrarsi solo una notte dell’anno su un ponte di gazze che attraversa la via lattea. La sua origine la troviamo in due poesie del passato:

  • la prima, la più antica, è: “La settima notte del festival di Qīxì, dell'Anno Xīnwèi” di Li shangyin, dinastia Tang;
  • la seconda, forse la più celebre, è: “Immortale al ponte di gazze - sottili nuvole che si intessono per creare l’incontro” di Qín Guān, dinastia Sòng. 

In questo articolo parlaremo della prima poesia, la più antica, scritta da Li Shangyin, nel prossimo invece parleremo della seconda poesia che ha reso celebre questa espressione.


《辛未七夕》唐·李商隐
“Xīn wèi qīxì” táng·lǐshāngyǐn
“La settima notte del festival di Qīxì, dell'Anno Xīnwèi” di Li shangyin, dinastia Tang.

Li Shangyin du il primo poeta ad usare 金风玉露 (jīn fēng yù lù) in una poesia dedicata alla festa del Qixi fu. Questo meraviglioso poeta della tarda Dinastia Tang, che molti probabilmente ricordano da qualche articolo precedente, ha visto la sua vita segnata dall'esilio politico, dal mancato riconoscimento del suo lavoro e soprattutto dalla perdita della moglie, morta molto giovane.

Per Li Shangyi la separazione era una realtà molto dolorosa ed è in questa profonda malinconia che ha preso forma il chengyu 金风玉露 (jīn fēng yù lù).

Ecco la sua poesia: “La settima notte del festival di Qīxì, dell'Anno Xīnwèi” di Li shangyin, dinastia Tang.

恐是仙家好别离,
kǒng shì xiānjiā hǎo biélí,
Forse agli dei amano le separazioni,

故教迢递作佳期。
gù jiào tiáodì zuò jiāqī.
per questo hanno concesso un appuntamento tanto raro e difficile.

由来碧落银河畔,
yóulái bìluò yínhé pàn,
Da tempo immemore il cielo smeraldino costeggia la Via Lattea,

可要金风玉露时。
kě yào jīn fēng yù lù shí.
doveva proprio avvenire al tempo del vento dorato e della rugiada di giada.

清漏渐移相望久,
qīng lòu jiàn yí xiāng wàng jiǔ,
L’acqua della clessidra scorre implacabilmente, a lungo si guardano,

微云未接过来迟。
wēi yún wèi jiē guòlái chí.
le nuvole sono sottili e tardano ad intrecciarsi.

岂能无意酬乌鹊,
qǐ néng wúyì chóu wūquè,
Come è possibile non essere grati alle gazze

惟与蜘蛛乞巧丝。
wéi yǔ zhīzhū qǐ qiǎo sī.
e pregare i ragni per il filo dell’abilità.

In questa poesia Li Shangyin sembra infondere tutte le tribolazioni della propria vita: il dolore della separazione, la precarietà della felicità, la fatalità di un tempo che scorre sempre inesorabile, l’emarginazione e l’arrivismo umano. 

Proviamo per un attimo ad entrare nella mente di Li Shangyin e immaginarci la prosa di questa poesia nella sua mente. 

Pare che gli immortali amino le lunghe separazioni, per questo fissano lontano nel tempo il momento del ritrovarsi. 

Da sempre la via lattea scorre nel cielo eppure ci è dato vivere questo momento solo per un tempo limitato come i colori dell’autunno nel vento che rapidamente svaniscono, o la rugiada verde smeraldo del mattino che scompare al sole.

Così ci guardavamo, mentre la clessidra scandiva quel tempo assieme, mentre anche il cielo o il destino parevano pigri nel volerci unire.

Come si può in tutto questo non essere grati alle gazze che ci hanno unito e pregare invece i ragni affinché ci donino il filo dell’abilità.