domenica 19 ottobre 2025

金风玉露 jīn fēng yù lù Vento dorato e rugiada di giada

 金风玉露
jīn fēng yù lù
Vento dorato e rugiada di giada

金风玉露 jīn fēng yù lù Vento dorato e rugiada di giada


Carissimi lettori,

forse ricorderete la celebre storia d’amore di cui abbiamo parlato giusto un paio di mesi fa, la leggenda del Bovaro e della Tessitrice. Per chi non l’avesse letta o non la ricordasse ecco il link con la storia: https://chengyugushiitaliano.blogspot.com/2025/08/queqiao-xianghui-incontrarsi-sul-ponte.html

Questa meravigliosa leggenda è all’origine della festa del 七夕Qīxì, la festa del doppio sette o degli innamorati, ma non solo, è legata a uno dei chengyu più belli e poetici della lingua cinese: "金风玉露" (Jīn Fēng Yù Lù), vento dorato e rugiada di giada".

Quest'espressione richiama lo scenario autunnale ed evoca un incontro d’amore breve e prezioso, proprio come quello del Bovaro e della Tessitrice, costretti a incontrarsi solo una notte dell’anno su un ponte di gazze che attraversa la via lattea. La sua origine la troviamo in due poesie del passato:

  • la prima, la più antica, è: “La settima notte del festival di Qīxì, dell'Anno Xīnwèi” di Li shangyin, dinastia Tang;
  • la seconda, forse la più celebre, è: “Immortale al ponte di gazze - sottili nuvole che si intessono per creare l’incontro” di Qín Guān, dinastia Sòng. 

In questo articolo parlaremo della prima poesia, la più antica, scritta da Li Shangyin, nel prossimo invece parleremo della seconda poesia che ha reso celebre questa espressione.


《辛未七夕》唐·李商隐
“Xīn wèi qīxì” táng·lǐshāngyǐn
“La settima notte del festival di Qīxì, dell'Anno Xīnwèi” di Li shangyin, dinastia Tang.

Li Shangyin du il primo poeta ad usare 金风玉露 (jīn fēng yù lù) in una poesia dedicata alla festa del Qixi fu. Questo meraviglioso poeta della tarda Dinastia Tang, che molti probabilmente ricordano da qualche articolo precedente, ha visto la sua vita segnata dall'esilio politico, dal mancato riconoscimento del suo lavoro e soprattutto dalla perdita della moglie, morta molto giovane.

Per Li Shangyi la separazione era una realtà molto dolorosa ed è in questa profonda malinconia che ha preso forma il chengyu 金风玉露 (jīn fēng yù lù).

Ecco la sua poesia: “La settima notte del festival di Qīxì, dell'Anno Xīnwèi” di Li shangyin, dinastia Tang.

恐是仙家好别离,
kǒng shì xiānjiā hǎo biélí,
Forse agli dei amano le separazioni,

故教迢递作佳期。
gù jiào tiáodì zuò jiāqī.
per questo hanno concesso un appuntamento tanto raro e difficile.

由来碧落银河畔,
yóulái bìluò yínhé pàn,
Da tempo immemore il cielo smeraldino costeggia la Via Lattea,

可要金风玉露时。
kě yào jīn fēng yù lù shí.
doveva proprio avvenire al tempo del vento dorato e della rugiada di giada.

清漏渐移相望久,
qīng lòu jiàn yí xiāng wàng jiǔ,
L’acqua della clessidra scorre implacabilmente, a lungo si guardano,

微云未接过来迟。
wēi yún wèi jiē guòlái chí.
le nuvole sono sottili e tardano ad intrecciarsi.

岂能无意酬乌鹊,
qǐ néng wúyì chóu wūquè,
Come è possibile non essere grati alle gazze

惟与蜘蛛乞巧丝。
wéi yǔ zhīzhū qǐ qiǎo sī.
e pregare i ragni per il filo dell’abilità.

In questa poesia Li Shangyin sembra infondere tutte le tribolazioni della propria vita: il dolore della separazione, la precarietà della felicità, la fatalità di un tempo che scorre sempre inesorabile, l’emarginazione e l’arrivismo umano. 

Proviamo per un attimo ad entrare nella mente di Li Shangyin e immaginarci la prosa di questa poesia nella sua mente. 

Pare che gli immortali amino le lunghe separazioni, per questo fissano lontano nel tempo il momento del ritrovarsi. 

Da sempre la via lattea scorre nel cielo eppure ci è dato vivere questo momento solo per un tempo limitato come i colori dell’autunno nel vento che rapidamente svaniscono, o la rugiada verde smeraldo del mattino che scompare al sole.

Così ci guardavamo, mentre la clessidra scandiva quel tempo assieme, mentre anche il cielo o il destino parevano pigri nel volerci unire.

Come si può in tutto questo non essere grati alle gazze che ci hanno unito e pregare invece i ragni affinché ci donino il filo dell’abilità.



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