domenica 20 aprile 2025

红豆相思 hóngdòu xiāngsī - Fagioli rossi pensiero d'amore

红豆相思
hóngdòu xiāngsī
Fagioli rossi pensiero d'amore

Dalla tela bianca, il vuoto genera la forma. 

Linee sottili d’inchiostro si espandono sulla carta di riso, montagne, rocce e colline paiono emergere dal nulla: non sono dipinte, ma rivelate dal bianco che le circonda.

Il fiume è un solo tratto di pennello bagnato e sfumato che scivola verso il basso. Su di esso una lontana imbarcazione pare andare alla deriva nello spazio vuoto. Frammenti di nuvole non ancora nate già si riflettono sull’acqua.

Piccole e intrecciate prendono forma le piante di fagioli rossi. 

Tu sei lì, tra gocce di cinabro così vivide che sembrano sanguinare. In quel paesaggio etereo che pare svanire da un momento all’altro. 

Il mio pennello si posa su di te con tanta intensità che ogni dettaglio emerge dal vuoto sempre più vivido e forte. 

È come se ti guardassi da mille anni.

Poi il mio pennello si sposta in alto, tra le nuvole infuocate. Ti scrivo un messaggio e sento che mi stai ascoltando.

红豆生南国,
hóngdòu shēng nánguó
I fagioli rossi crescono nel sud,

春来发几枝?
chūnlái fā jǐ zhī
in primavera, quanti germogliano?

愿君多采撷,
yuàn jūn duō cǎixié
ti prego, raccogline molti,

此物最相思。
cǐ wù zuì xiāngsī.
sono loro il nostro pensiero d'amore reciproco.

相思 王维
xiāngsī 
wángwéi
Pensiero d'amore - Wang Wei

Il letto è vuoto, la tenda di seta è immobile e il tuo specchio non riflette più il tuo volto. Ho trascorso questi anni contemplando il profondo vuoto lasciato dalla tua assenza, l’ho riempito di montagne, fiumi e nuvole, l’ho riempito di parole e l’ho ascoltato fin nel profondo.

Ogni giorno curo il bambù su cui amavi scrivere sapendo che non potrai mai farlo. Non puoi immaginare quanto tutto sia silenzioso senza di te, quanto profondo sia il vuoto che mi hai lasciato, quanto immensa sia la mia nostalgia. 

Bloccato in questa materia grezza, da anni attendo di rivederti, attendo di lasciare questa vita, attendo il momento in cui potrò risvegliarmi accanto a te.


Chi era Wang Wei

Carissimi amici, questa nuova poesia che ho deciso di portare alla vostra attenzione è《相思》(xiāngsī - Pensiero d'amore), celebre componimento di 王维 Wang Wei, uno dei più celebri poeti, pittori e musicisti della dinastia Tang, uno degli artisti e letterati più importante della sua era.

La persona a cui è dedicato questo poema è con molta probabilità la moglie del poeta, che morì quando lui era ancora giovane, lasciandolo vedovo per oltre trent’anni. 

Con molta probabilità, questa lunga assenza segnò profondamente la vita del poeta e la sua arte, trasformandolo da funzionario di corte a eremita dedito alla spiritualità.

Alla moglie Wang Wei scrisse un 《祭妻文》 (jì qī wén, "elogio funebre per mia moglie"), oggi perduto, ma citato da fonti posteriori come gesto straordinario e significativo del profondo legame che li univa, poiché era raro all'epoca che un marito commemorasse pubblicamente la propria moglie.

Per tutti coloro che volessero conoscere meglio il mondo della poesia cinese, ecco il testo di una cara amica che vi consiglio caldamente: Il regno incantato della poesia cinese


Significato della poesia

La leggenda dei fagioli rossi (红豆, hóngdòu) come simbolo d'amore eterno e reincarnazione affonda le radici nel folclore cinese antico.

Questo mito appare per la prima volta in racconti popolari della dinastia Han (206 a.c.–220 d.c.), poi ripresi durante la dinastia Tang (618–907 d.c.). Un testo del VI secolo, 《搜神记》 (sōushén jì, "cronache degli spiriti"), menziona una fanciulla che piantò fagioli rossi sulla tomba dell’amato, promettendo: "Cresceremo insieme come questi rami."

《昔有妇人,夫死于战,植红豆于冢上,曰:"君若为灵,当令此木连枝。"其树竟合抱,枝叶交缠,人谓相思之木。》

"C'era una volta una donna il cui marito morì in guerra. piantò fagioli rossi sulla sua tomba e pregò: 'se il tuo spirito esiste, fa' che questi fagioli crescano con i rami uniti.' Le piante crebbero e si avvinghiarono, tronco contro tronco, rami intrecciati, e la gente li chiamò 'gli alberi del pensiero d'amore reciproco'."

Nella sua poesia, Wang Wei esorta la moglie a raccogliere i fagioli rossi per non lasciar morire il loro legame. I fagioli diventano il tramite spirituale fra loro, l'unico possibile.

Nella tradizione cinese, i fagioli rossi rappresentano fedeltà oltre la morte: il loro colore simboleggia il sacrificio d’amore e il legame indissolubile. 

Non raccogliere un simbolo d’amore equivarrebbe a lasciarlo morire; raccoglierlo invece, significa farlo vivere e portarlo con sé.

Wang Wei, in questa poesia, oltre al dolore della perdita descrive anche un profondo dissidio interiore che probabilmente lo ha accompagnato fin dalla scomparsa della moglie: la tensione tra la ricerca della pace e del distacco dai desideri, propria del buddhismo, e la necessità di mantenere vivo il legame affettivo con l'amata moglie.

Tuttavia se l’amore è illusione, Wang Wei lo celebra ugualmente e lo fa con una tale grazia che si trasforma da attaccamento emotivo a gesto di profonda compassione.

Da allora, nella lingua cinese si usa dire 红豆相思 (hóngdòu xiāngsī, "i fagioli rossi del pensiero d'amore reciproco"), espressione utilizzata per comunicare un affetto romantico o un ricordo struggente.


sabato 12 aprile 2025

夕阳无限好,只是近黄昏 xī yáng wú xiàn hǎo, zhǐ shì jìn huáng hūn La bellezza del tramonto è senza fine, solo perché prelude al crepuscolo

夕阳无限好,只是近黄昏
xī yáng wú xiàn hǎo, zhǐ shì jìn huáng hūn
La bellezza del tramonto è senza fine, solo perché prelude al crepuscolo


夕阳无限好,只是近黄昏 xī yáng wú xiàn hǎo, zhǐ shì jìn huáng hūn La bellezza del tramonto è senza fine, solo perché prelude al crepuscolo



Sul far della sera mi sento inquieto, 

guido il mio carro verso l’antico altopiano.  

La bellezza del tramonto è senza limite…

Il pennello si ferma. Il pensiero si sospende. Il mio cuore cerca le parole, ma la mano resta immobile, incapace di andare oltre.  

È forse l’inquietudine a impedirmi di terminare questa poesia?

Ripenso al passato. Quante volte sono tornato in questo luogo per leggere, meditare o scrivere poesie. Seduto tra alberi da frutto e crisantemi, quante parole e riflessioni ho affidato alla carta, quanti colleghi e funzionari ho intrattenuto nei padiglioni del parco, quanti epitaffi ho scritto per i templi e le tombe.

Eppure, così poco riconoscimento. Molti di loro mi avranno già dimenticato. 

Non mi sento di biasimarli, dopotutto, che poeta sono se persino davanti a questo incantevole tramonto non riesco a trovare parole degne della sua bellezza?

Dovrebbe essere facile, e invece…

Il pennello immobile nella mano, lo sguardo perso nel cielo dorato. Lentamente tutti se ne vanno, lasciandomi da solo. 

I colori del cielo si fanno via via più vivi, le nuvole sembrano incendiarsi, il sole accarezza le chiome degli alberi con tinte infuocate, eppure, il suono dei miei pensieri è un frastuono.  

Mi prendi in giro, tramonto? Cerco di descriverti, ma tu diventi ogni istante più bello. Vanifichi le mie parole, ti fai beffe dei miei limiti e mi spingi perfino a invidiare l’autore di tanta meraviglia.  

Perché lo fai?

Sono ormai solo nel turbine dei miei pensieri. L’inquietudine mi sommerge. Un rumore alle spalle mi fa voltare di scatto — forse un animale? Sarà pericoloso?

Niente. Solo il mio carro, immobile, avvolto nell’ombra.  

L’ultimo raggio è svanito mentre ero voltato. Ora il buio striscia ovunque, come una coltre fredda e silenziosa che ricopre il mondo.

Guardo il foglio. Una macchia d’inchiostro si è espansa sotto la mia mano. Nera, silenziosa, uno spazio vuoto e freddo in cui non c’è più posto per alcuna parola. Che strano. Anche la mia mente adesso è quieta.

Oh, calda luce del tramonto, di cui ho tanto cercato le parole…  

Ora non sei che un ricordo.  

Non ho più tempo di scrivere — né tempo mi serve.  

La tua immagine, pura e perfetta, arriva fino a me proprio adesso che non ci sei più.

Comprendo, ora che nessun apprezzamento può aggiungere nulla alla tua perfezione, così come nessun riconoscimento può aggiungere nulla alla vera poesia del cuore.

Non esiste parola che possa rendere eterno ciò che è già senza limite ma è la sua effimera esistenza che lo rende indimenticabile.

Finalmente con il cuore in pace so come concludere questa poesia...

《登乐游原》 di 李商隐 (Li Shangyin)

向晚意不适  
Sul far della sera, mi sento inquieto

驱车登古原  
così salgo in carro sull’antico altopiano.

夕阳无限好 
La bellezza del tramonto è senza fine,

只是近黄昏  
questo perché il crepuscolo è vicino.


Due parole su questa bellissima poesia

Questa splendida poesia di Li Shangyin, poeta di cui avrete sicuramente letto in questo blog e che spero abbiate imparato ad amare, cattura l’istante in cui la luce del giorno si spegne ed è proprio nel suo svanire che ne risiede la bellezza.

Sebbene il racconto sia frutto di fantasia, l'altopiano di 乐游 (Leyou) è realmente esistito e, durante la dinastia Tang, rappresentava un luogo di ritiro privilegiato per nobili e letterati, che vi si recavano per ammirare le bellezze della natura e indulgere nella poesia e nella letteratura.

Questo racconto cerca anche di descrivere lo stato d'animo di Li Shangyin che, sebbene immerso in un meraviglioso giardino al tramonto, si sentiva emarginato dalla vita di funzionario e di letterato. La poesia da lui composta, struggente ma anche ricca di significato, fissa nel tempo un momento di contemplazione in cui l’esterno (il paesaggio) si fonde con l’interno (l’anima del poeta).

Ci sono esperienze meravigliose nella vita che non è possibile giudicare con le sole parole, così come persone dalla sensibilità e dal talento straordinari che a volte non siamo in grado di comprendere appieno. Eppure entrambe lasciano un segno indelebile nella memoria, e forse è proprio la loro breve permanenza che ci permette di coglierne la bellezza.

Da questa celebre poesia nasce il modo di dire 夕阳无限好 (xī yáng wú xiàn hǎo), che indica la bellezza effimera delle cose nel momento del loro svanire, o la gloria tardiva che arriva quando il tempo per goderne è ormai quasi passato.

A tutti coloro che desiderano conoscere meglio la poesia cinese consiglio questo libro della mia amica Chen Chong: Il regno incantato della poesia cinese