mercoledì 1 gennaio 2025

自知之明 zì zhī zhī míng - Chi conosce sé stesso è illuminato

自知之明
zì zhī zhī míng
Chi conosce sé stesso è illuminato

chengyugushi italiano - 自知之明 zì zhī zhī míng - Chi conosce sé stesso è illuminato


Il chengyu di oggi ci porta direttamente nel cuore del Tao Te Ching e potremmo tradurlo come segue: “Chi conosce sé stesso è illuminato” (自知之明, zì zhī zhī míng). 

Il Tao Te Ching  (道德经, dàodé jīng) è il libro fondamentale del Taoismo, una raccolta di precetti attribuito tradizionalmente al leggendario Lao Tse (老子, Lǎozǐ) che visse attorno al sesto o quinto secolo avanti Cristo durante la dinastia Zhou (周朝, Zhōu Cháo). 

Per tutti coloro che fossero interessati a conoscere il Tao Te Ching, ecco un libro della casa editrice Adelphi che decisamente consigliamo.

Tao tê Ching. Il libro della via e della virtù.


La leggenda sull’origine del Tao Te Ching 

Si narra che Lao Tse, stanco della decadenza e della confusione che regnavano nel regno di Zhou, decise di abbandonare il mondo caotico degli uomini per ritirarsi in solitudine. 

Durante il suo viaggio verso terre lontane, si imbatté in una sentinella di nome 尹喜 (Yǐn Xǐ). 

Yin Xi non era un uomo qualunque, ma una figura di profonda saggezza. Con la sua onestà e il suo cuore aperto, riuscì a toccare l’animo di Lao Tse, convincendolo a lasciare un’eredità preziosa: uno scritto che potesse trasmettere la sua saggezza agli uomini. 

Fu così che nacque il Tao Te Ching, un’opera destinata a lasciare il segno nella storia dell'uomo. Una volta terminato il manoscritto, Lao Tse si allontanò per sempre, lasciando dietro di sé una leggenda che avrebbe attraversato i secoli. 


Le origini dell'idioma chengyu 自知之明 

Questo idioma chengyu deriva dal 33° capitolo del Tao Te Ching, di cui qui di seguito trovate una possibile traduzione, anche se il chengyu si riferisce a quanto scritto nella prima riga. 

知人者智也,自知者明也。

 胜人者有力,自胜者强。 

知足者富,强行者有志,不失其所者久,死而不亡者寿。 

Colui che conosce gli altri è saggio, ma colui che consce sé stesso è illuminato.

Colui che vince gli altri è potente, ma colui che vince sé stesso è forte.

Colui che trova soddisfazione in ciò che possiede è ricco, colui che lotta per un obiettivo è ambizioso, colui che non dimentica le proprie responsabilità può vivere a lungo, ma colui che muore in se stesso trova l’eternità del Tao. 


Storia sull'idioma chengyu 自知之明

Il Primo Ministro di Qi, Zou Ji, era un uomo alto e affascinante, celebre per il suo bell’aspetto.

Un giorno, ammirandosi allo specchio, chiese alla moglie: "Chi è più bello, io o Xu Gong del nord della città?" Lei rispose prontamente che era lui il più bello. 

Non convinto, fece la stessa domanda alla concubina e poi a un ospite, ottenendo sempre la stessa risposta: lui era più bello di Xu Gong. 

Quando però incontrò di persona Xu Gong, Zou Ji si rese conto che la realtà era ben diversa: Xu Gong era chiaramente più affascinante di lui.

Perplesso, si chiese perché tutti gli avessero mentito. 

Capì che sua moglie lo lodava perché lo amava, la concubina perché lo temeva, e gli ospiti perché avevano interessi personali. 

Tutti questi complimenti gli avevano impedito di vedere sé stesso per come era veramente. 

Da questa storia emerge l’importanza di avere una conoscenza di sé rigorosa e onesta, per non cadere inconsapevolmente nell’adulazione degli altri e diventare schiavi dei loro secondi fini.